Tra le ombre di un insolito futuro

Shadowrun torna ai videogiochi, spinto dalla nostalgia... e da Kickstarter./Recensione

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    FOOLY COOLY

    Group
    Admin
    Posts
    14,828
    Reputation
    +2

    Status
    Ghost
    Il mondo di Shadowrun ipotizza un futuro alternativo in cui fantascienza e cyberpunk si fondono con gli stilemi più classici del genere fantasy, per cui risulta assolutamente naturale imbattersi in troll in giacca e cravatta che fanno da buttafuori in un bar di periferia frequentato da hacker umani con innesti cibernetici, elfi sciamani, nani armati di shotgun e ogni genere di combinazione immaginabile in contesto del genere. Un'ambientazione già molto apprezzata dagli appassionati di GdR cartacei, che Harebrained Schemes prova a riportare nel mondo dei videogiochi con questo gioco di ruolo molto “old school”, reso possibile da una campagna di finanziamento via Kickstarter.

    Nello scenario che abbiamo descritto, sulla carta vagamente stridente ma a conti fatti più coerente di quanto non si creda, si svolge la vicenda del protagonista di questo Shadowrun Returns, “shadowrunner” (sorta di mercenario d'elite abituato ad agire nelle condizioni più disparate) a cui le cose non stanno andando esattamente bene, per usare un eufemismo. Dopo aver scelto la classe di appartenenza, la razza e le abilità del nostro personaggio (il sistema non è particolarmente complesso, ma permette una discreta varietà), ci ritroveremo infatti all'interno del suo squallido appartamento, pronti ad affrontare un'altra pessima giornata. Quand'ecco che le cose prendono una strana piega.

    shadowrun-returns_wyhmp.T640

    UN MESSAGGIO DALL'ALDILÀ
    A quanto pare Sam Watts è morto. Quell'ubriacone di un runner ha tirato le cuoia, ma in qualche modo è riuscito ad attivare un messaggio “post mortem” da inviare all'unica persona che potesse vagamente chiamare amico, vale a dire il nostro eroe. E le brutte notizie non finiscono qui. Si direbbe proprio che Sam sia stato ucciso in circostanze misteriose. C'è però un lato positivo: scoprire chi sia il suo assassino potrebbe essere un ottimo modo per mettere da parte un po' di nuyen (la moneta del mondo di Shadowrun) e tirare a campare ancora per un po', in attesa di tempi migliori. Dopo un flashback che fa da tutorial e ci riporta all'ultima missione svolta in compagnia di Sam (e finita decisamente peggio del previsto) giunge perciò il momento di dare il via alle indagini.

    La trama di Shadowrun Returns si svolge come il più classico dei noir. L'enfasi è sui personaggi e sulle indagini, e i combattimenti una conseguenza naturale degli eventi messi in moto dal protagonista. Nel corso delle indagini ci ritroveremo rapidamente invischiati in una faccenda sempre più complicata, però, che da “normale” caso di “serial killer con predilezione per l'espianto d'organi” si svilupperà in uno scenario di cospirazione ancora più inquietante. Non aggiungiamo altri dettagli per non rovinarvi la sorpresa, anche perché, lo diciamo subito, la storia e la scrittura sono probabilmente l'aspetto migliore di Shadowrun Returns. Pur non brillando sempre per originalità, la trama è infatti descritta con dialoghi che denotano una qualità di scrittura piuttosto buona, capace di dipingere i personaggi in maniera efficace con poche parole e descrizioni puntuali.

    I "decker" possono introdursi nella Matrice, il mondo parallelo interno alla Rete, per ottenere informazioni o aiutare il resto del gruppo in combattimento intervenendo sui sistemi elettronici presenti nella mappa - Shadowrun Returns

    shadowrun-returns_xytgj.T640

    Non potendo contare sulla presenza del doppiaggio (il gioco è completamente “muto”, una cosa inevitabile visto il budget a disposizione), il team Harebrained Schemes ha dovuto puntare sulle parole, e il risultato è sicuramente apprezzabile. Anche le scelte a disposizione del giocatore nei dialoghi sono sufficienti per caratterizzare a sufficienza il protagonista, anche se le nostre risposte non avranno alcun impatto sensibile sullo svolgimento della trama. Apprezzabile invece il fatto che alcune abilità possono servire anche fuori dal combattimento per facilitarci la vita in determinate circostanze. A ogni modo, la voglia di andare avanti e scoprire la verità è sufficiente anche a farci sorvolare sul fatto, non certo secondario, che Shadowrun Returns sia un gioco estremamente lineare. Se si escludono infatti un paio di missioni secondarie, che possono servire a racimolare un po' di nuyen extra, la sequenza delle missioni è prestabilita e immutabile, e anche l'esplorazione all'interno delle mappe assai limitata.

    COMPAGNI D'AVVENTURA
    Laddove avremo potere decisionale sarà invece nella scelta di portare con noi un certo numero di mercenari extra per renderci la vita più facile nelle missioni principali. In questi casi sarà infatti possibile arruolare, previo il pagamento di una sostanziosa somma di denaro, fino a tre altri runner. Una spesa maggiore renderà i combattimenti più facili, ma rischierà anche di intaccare troppo le nostre già precarie finanze, con la conseguenza che nella missione successiva potremmo non avere soldi a sufficienza per arruolare gente. Ciò non toglie che in diverse occasioni saremo comunque accompagnati da uno o più dei personaggi secondari del gioco, come sceneggiatura comanda. Se questi ultimi hanno una loro personalità e dei dialoghi propri, i runner extra che arruoleremo a botta di nuyen saranno invece muti esecutori dei nostri ordini, semplici pedine da sfruttare per ampliare le nostre possibilità in combattimento.

    shadowrun-returns_35va3.T640

    A proposito di combattimenti: si tratta di un altro aspetto che conferma come Shadowrun Returns sia un gioco che non ci prova nemmeno a strafare (anche perché non ne avrebbe i mezzi). Il sistema, a turni, non è infatti particolarmente complesso, e ricorda un po' una versione semplificata di quello visto in XCOM: Enemy Unknown. Ogni personaggio dispone di un certo numero di Punti Azione da spendere, con i quali muoversi e attaccare sfruttando un ventaglio onestamente più che sufficiente di abilità, incantesimi e armi. Lo scenario può fornire un minimo di protezione (indicata con delle icone a forma di scudo, proprio come in XCOM), e i personaggi con armi da fuoco possono mettersi in attesa per vincere l'iniziativa sui nemici che entrino o agiscano nel loro cono d'azione. Tutto qui, ma vista la varietà di opzioni fornita dalle diverse classi e dall'equipaggiamento, soprattutto se con un gruppo composto da quattro personaggi, il risultato è comunque appagante, in particolare durante i combattimenti più avanzati. Alcune delle battaglie più importanti di Shadowrun Returns introducono infatti qualche elemento di novità a sorpresa che le rende più appassionanti della media. Peccato che accada di rado, e che l'intelligenza dei nemici non sia il massimo. Di conseguenza, la difficoltà, anche a livello Hard, non ci è comunque mai parsa proibitiva.

    FETIDI VICOLI E LIMPIDI UFFICI CORPORATIVI
    Anche dal punto di vista tecnico, Shadowrun Returns è un gioco “misurato”. La grafica isometrica (come ai bei vecchi tempi!) è indubbiamente piacevole, e non scevra di una certa attenzione al dettaglio. I modelli dei personaggi non sono il massimo, ma il fatto che non sia possibile zoomare oltre una certa percentuale aiuta a nasconderne i difetti. Molto ben fatti sono i ritratti che appaiono durante i dialoghi, mentre sono piuttosto fiacchi gli effetti degli incantesimi. Le mappe di gioco non sono mai particolarmente grandi, inoltre, e il livello di interazione degli scenari è decisamente basso, e non si esprime quasi mai fuori da ciò che viene dettato dalla trama. Gli effetti sonori non sono nulla per cui vada la pena di spendere parole, mentre la musica è gradevole ma non particolarmente memorabile. Fa atmosfera, decisamente, ma non si spinge oltre.

    shadowrun-returns_mq7gp.T640

    Una delle decisioni più controverse prese dagli sviluppatori è stata quella di non consentire i salvataggi liberi, per cui l'unica è affidarsi ai salvataggi automatici che, solitamente avvengono all'ingresso di ogni nuova area di gioco. Questi “checkpoint” non sono sempre così vicini l'uno all'altro, purtroppo, per cui Shadowrun Returns non è certo un gioco che si possa caricare giusto per 10 minuti, per lo meno non se ci si trova in uno dei livelli più lunghi. Ciò detto, si tratta comunque di un gioco piuttosto breve, che si può finire tranquillamente in una dozzina di ore. Il fascino dei GdR di una volta c'è tutto, ma non aspettatevi insomma un Fallout. Qui è tutto in scala ridotta.

    Ma c'è un grosso “ma”, rappresentato dall'editor incluso nel gioco. Gli sviluppatori hanno già annunciato una nuova campagna ambientata a Berlino, che dovrebbe essere gratuita per chi abbia finanziato il gioco su Kickstarter, e la community si è già messa in moto per produrre mod e anche nuove avventure. Da questo punto di vista siamo assai curiosi di vedere cosa potrà venirne fuori, perché l'ambientazione di Shadowrun ha tutte le carte in regola per fare da sfondo a storie profonde e interessanti. E Returns, con tutti i suoi limiti, ne è già una prova.

    CITAZIONE
    Un GdR che punta quasi tutto sulla trama e la qualità dei dialoghi, e che a fronte di un sistema di combattimento sufficientemente ricco (ma probabilmente "sottosfruttato") propone uno svolgimento estremamente lineare e una durata tutt'altro che considerevole. Potendo usare i mezzi voti, sarebbe un 3 e 1/2. Al prezzo a cui viene venduto, però, i nostalgici dei GdR isometrici probabilmente non potranno resistere.

    Fonte:Videogame.It
     
    Top
    .
0 replies since 8/8/2013, 18:06   1 views
  Share  
.