Bureau contro Alieni, parte prima

Abbiamo messo le mani su un codice preliminare del nuovo TPS tattico di 2K Marin.

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    FOOLY COOLY

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    Quando manca meno di un mese al lancio europeo, Take-Two Interactive ci ha inviato una versione preliminare di The Bureau: XCOM Declassified, lo spin-off sviluppato da 2K Marin e ispirato alla saga strategica XCOM, concepito come esperimento di shooter in prima persona che fu annunciato all'E3 di qualche anno fa. Un'idea che non ha convinto pienamente la software house né tantomeno la schiera di esigenti fan di quello che fu un franchise Microprose prima e Firaxis poi. A metà del 2012, poi, la svolta: gli autori di BioShock optano per uno stravolgimento improvviso, cambiando la visuale (da soggettiva a terza persona) ed enfatizzando particolarmente la trama pur mantenendo inalterato il vero cardine dell'intera serie: la componente strategica.

    Nasce così The Bureau: XCOM Declassified, third-person shooter ambientato negli anni '60, dove l'immancabile invasione aliena costringe il Bureau a entrare in guerra pur di preservare l'esistenza della razza umana e nel frattempo permettere all'intelligence di recuperare nuove tecnologie aliene, da sfruttare a proprio vantaggio nei conflitti con le altre superpotenze mondiali. L'avventura ci pone così nei panni di William Carter, classico agente tutto d'un pezzo incaricato di proteggere una strana valigetta contenente un misterioso artefatto alieno che, guarda un po', attirerà tutta una schiera di simpaticissimi e affascinanti alieni pronti a ridurre a brandelli il pianeta.

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    Dopo la cut-scene iniziale, The Bureau mostra subito la sua nuova essenza in quello che sembra un mashup fra Gears of War e Mass Effect: Carter si muove velocemente, corre, sfrutta le coperture à la Marcus Fenix, risponde al fuoco sporgendosi dal suo riparo o sparando alla cieca per evitare di restare ferito. Un proiettile ci colpisce di striscio, l'energia si rigenera lentamente: benvenuto nel mondo dei TPS moderni, XCOM.

    TRE CONTRO TUTTI
    Se è vero che il titolo Epic Games ha fatto scuola e ha influenzato la moltitudine di giochi d'azione e sparatutto della generazione attuale, è altrettanto vero che il progetto sviluppato da 2K Marin offre molto più di quanto possa sembrare dopo le prime sessioni di gioco. La versione preliminare da noi testata ha mostrato infatti una progressione che ci ha portato dall'attraversare ambienti decisamente lineari, perlopiù corridoi e spazi aperti dal percorso obbligato dove prendere nel frattempo a calci nel sedere i mostriciattoli alieni che ci capitassero davanti, fino a incontrare e arruolare nella nostra “squadra” altri personaggi, così da creare un team basato su diverse peculiarità individuali che risulti efficace nella lotta contro gli alieni. In questo, The Bureau si discosta nettamente dallo stereotipo di Gears of War e dall'idea di squadra d'assalto per abbracciare uno stile decisamente più consono alla saga, ovvero l'amatissima strategia.

    E qui che il gioco vira decisamente sui lidi BioWare della saga Mass Effect: l'agente Carter potrà comandare una squadra formata da altri due elementi, ognuno esperto in una determinata categoria (nel caso della versione preliminare, abbiamo testato un agente di ricognizione e un ingegnere) e dotato di abilità particolari, selezionabili dal menu Battle Focus. Si tratta di un pop-up radiale che può essere attivato con la pressione del tasto Cerchio e permette di navigare fra le abilità disponibili con gli stick analogici, per rendere celere il passaggio fra un comando e l'altro. Durante l'utilizzo del Battle Focus, l'azione viene rallentata per permettere al giocatore di valutare l'apporto di ciascuna abilità in maniera oculata, studiando lo scenario circostante e tutte le opzioni disponibili nel proprio scacchiere tattico: si passa dalla possibilità di mirare a un bersaglio e scoccare un colpo semi-letale, fino a piazzare una torretta automatica che ci permetta di disturbare il fuoco nemico, prendendo nel frattempo gli avversari alle spalle.

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    Le opzioni sono molteplici, varie e donano tutt'altro sapore a ciascuno scontro: nonostante la nostra versione di The Bureau fosse ambientata nelle fasi iniziali dell'avventura, i due alleati disponibili potevano contare su un carnet di abilità piuttosto avanzate, che saranno presumibilmente sbloccabili nel corso dell'avventura all'aumento di ogni livello di esperienza.

    AGLI ORDINI
    Lo stesso protagonista può contare su una serie di abilità “sovrannaturali”, come la possibilità di rigenerare la propria salute e quella dei compagni di squadra, oppure di elevare un membro del team o una torretta automatica così da superare le difese avversarie, creare un'esca per distrarre i nemici o semplicemente mettere fuori gioco un alieno pericoloso. Il giocatore è così chiamato a sperimentare l'efficacia di ciascuna abilità, ma attenzione: per evitare potenziali abusi di mosse particolarmente potenti, 2K Marin ha ben pensato di inserire un cooldown per rendere inutilizzabile la stessa abilità prima di un determinato lasso temporale, ovviamente proporzionale alla bontà di ciascun potere. Diventa così fondamentale gestire al meglio le abilità disponibili, sfruttare la giusta tempistica negli ordini ai propri alleati, valutarne il movimento nello scenario o il mantenimento della posizione, scegliere i bersagli più pericolosi e temibili ai fini tattici per evitare perdite dolorose.

    The Bureau mantiene infatti inalterato uno dei suoi aspetti più rinomati, ovvero la mortalità dei suoi personaggi: nella nostra prova abbiamo sperimentato come gli alleati possano morire se esposti, per nostra negligenza, al fuoco nemico e pertanto non più utilizzabili nel corso delle missioni seguenti. Il giocatore è così costretto a gestire al meglio anche il più piccolo spostamento per scongiurare la perdita di un compagno di livello elevato dalle abilità fondamentali: in questo caso, il protagonista sarà costretto a reclutare un nuovo soldato privo di esperienza e abilità che dovrà guadagnarsi sul campo, a suon di uccisioni e punti EXP, tutte quelle opzioni tattiche tanto utili negli abbondanti scontri con le truppe aliene. Sfortunatamente, l'IA gestita dalla CPU non sembra viaggiare su binari d'eccellenza, non solo per quanto riguarda gli avversari e i loro tatticismi (sebbene si notino diversi comportamenti e approcci alla battaglia di ciascuna “razza” aliena) ma anche dei nostri alleati.

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    Nonostante garantiscano comunque un buon apporto alle battaglie e non siano semplici marionette controllate da un tentacolare burattinaio, gli alleati peccano spesso di furbizia e di tempistica nello svolgimento degli ordini impartiti, ignorando il fatto di trovarsi esposti al fuoco nemico. Si tratta di un problema di “tuning” che, si spera, dovrebbe essere affinato nella versione definitiva del gioco.

    PROSPETTIVE SUL FUTURO
    A livello tecnico, The Bureau: XCOM Declassified non è certo esente da difetti. In primis, la scelta di particolari abilità dal Battle Focus che richiedono il movimento di un personaggio sono minate da difficoltà nello spostamento dell'indicatore su schermo: è impossibile selezionare un punto sulla mappa senza dover per forza di cose aggirare eventuali ostacoli, un aspetto che rende decisamente più lenta la fruizione della componente strategica e spezza – forse troppo – il ritmo dell'avventura. Nonostante l'utilizzo dell'Unreal Engine, poi, lo sparatutto di 2K Marin non brilla certo per impatto grafico: nonostante la caratterizzazione ben precisa a livello storico e l'ottima conformazione delle mappe a livello di opzioni strategiche, gli ambienti risultano spogli e ridondanti, con pochi dettagli e modelli poligonali ampiamente riciclati nei vari livelli.

    Difficile che la software house possa migliorare più di tanto l'aspetto meramente estetico, di per sé non rilevante ai fini di un'esperienza ludica che punta tutte le sue carte sulla strategia e sui differenti approcci alle battaglie. Speriamo che in questo senso i ragazzi di 2K Marin possano mantenere viva l'attenzione dei giocatori, sbizzarrendosi con un numero corposo di tattiche sia a livello offensivo che difensivo per rendere varia e piacevole la campagna di gioco. Appuntamento dunque al prossimo mese con la nostra recensione di The Bureau: XCOM Declassified, nei negozi dal 23 agosto in Europa.

    Fonte:Videogame.It
     
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