FOOLY COOLY
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Una giovane ragazza, un’imprevista eredità, un viaggio in una delle città più affascinanti d’Europa, misteri che riportano a un passato in cui la magia e l’alchimia erano studiate e praticate da personaggi illustri. Sono questi gli ingredienti base di Alchemy Mysteries: Prague Legends, avventura creata da JetDogs Studios disponibile da qualche giorno su iPhone e iPad.
EREDITÀ E MISTERI
Indugiare troppo sulla trama di Alchemy Mysteries: Prague Legends è praticamente inutile, non tanto per non incorrere nel rischio di fastidiosi spoiler, quanto perché il comparto narrativo del nuovo titolo di JetDogs Studios non presenta spunti clamorosamente originali; la vicenda di cui è protagonista Eva è gradevole (per quanto si possa utilizzare questo aggettivo per descrivere una storia in cui non mancano apparizioni di fantasmi e gite al cimitero), ma non riesce mai ad avere qualche spunto sorprendente o qualche colpo di scena capace di suscitare forti emozioni. La stessa Eva sembra essere consapevole di questa mancanza di tensione, e anche al cospetto di apparizioni di spiriti o di mostruose creature non mostra alcuna preoccupazione o il benché minimo disagio. Non brilla per ricchezza e varietà neppure il cast di contorno che ci accompagna nel corso dell’avventura; la caratterizzazione dei vari personaggi è infatti limitata ai minimi sindacali, con buoni e cattivi suddivisi in due gruppi ben distinti e facilmente riconoscibili.
La struttura di gioco miscela al suo interno diverse componenti adventure, con puzzle da risolvere che si alternano a fasi di ricerca suddivise in due differenti categoria; da un lato abbiamo la classica ricerca “libera”, che permette di visionare quanto ci circonda e recuperare oggetti di varia natura, dall’altra abbiamo una ricerca “guidata” che si sviluppa all’interno di particolari schermate in cui è necessario trovare alcuni oggetti specifici. Gli enigmi presenti sono piuttosto lineari nello sviluppo, i puzzle richiedono un pizzico di abilità (e per chi si trova in difficoltà, è sempre possibile attivare la risoluzione automatica) e la presenza di un tasto d’aiuto che si ricarica con lo scorrere del tempo permette di ottenere semplici suggerimenti nelle situazioni meno chiare; questa funzione si rivela particolarmente utile dato che, malgrado il numero di ambientazioni presenti sia piuttosto limitato, non è sempre evidente il filo logico che porta a spostarsi da un luogo all’altro.
MA SIAMO VERAMENTE A PRAGA?
L’enorme potenziale visivo derivante dalla scelta di ambientare il gioco a Praga non è stato sfruttato in alcun modo dal team di sviluppo. La splendida capitale della Repubblica Ceca è infatti presente più a parole che nei fatti, e nessuno degli edifici storici che l’hanno resa celebre svolge un ruolo nel dipanarsi della vicenda. Non si tratta ovviamente di un difetto clamoroso, ma addentrarsi nel Castello o visitare la torre dell’Orologio astronomico avrebbe dato un pizzico di personalità in più a un titolo che, eccezion fatta per i riferimenti ai golem, avrebbe potuto benissimo essere ambientato in decine di capitali europee. Malgrado questa scelta poco comprensibile, la realizzazione tecnica si attesta su livelli tutto sommato discreti grazie a un design azzeccato e a una buona cura per i dettagli.
Di buona fattura anche l’accompagnamento sonoro, che si avvale di qualche sporadico effetto e di dialoghi recitati con sufficiente trasporto; il parlato è in inglese, mentre tutta la componente testuale (sottotitoli, diario, menu) sono state localizzate in italiano. Apprezzabile sia su tablet che su telefono, Alchemy Mysteries: Prague Legends è leggermente più godibile su iPad dato che le maggiori dimensioni dell’area di gioco rendono alcuni frangenti leggermente più agevoli; affrontare le fasi di ricerca degli oggetti sullo schermo dell’iPhone senza ricorrere ad alcun tipo di aiuto richiede infatti uno sforzo visivo che rischia di far perdere non poche diottrie agli appassionati.
CITAZIONE Alchemy Mysteries: Prague Legends è il classico titolo che, pur con alcune frecce al suo arco, non convince pienamente. Per quanto l’avventura scorra in maniera piacevole, le vicende di Eva non riescono mai a decollare veramente e a coinvolgere al 100% a causa di soluzioni narrative non particolarmente originali. Anche la struttura di gioco, pur con qualche spunto interessante e una discreta varietà di enigmi da risolvere, non è esente da pecche che inficiano parzialmente l’esperienza di gioco.
Fonte:AnimeClick.it
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